La parola “Namasté“ in questi ultimi anni viene usata molto spesso, non solo nelle classi Yoga, ma nelle canzoni, per strada, nel web; ma chi sa veramente il suo significato?
È una parola formata da due parti: “Namah”, che significa inchino e “te” che vuol dire tu, quindi possiamo tradurlo come “Mi inchino a te”, ma se analizzassimo meglio la parola, dovremo vederla sotto una forma più profonda. In ognuno di Noi risiede il suo dio interiore, quindi, è come se salutassimo dicendo:
“Il Divino che è in me saluta e rispetta il Divino che è in Te”.
Di solito il Saluto viene fatto portando le mani giunte al petto, all’altezza del cuore, abbassando la testa, in segno di rispetto.
Questo gesto viene chiamato Anjali, è un mudra, che serve per far accrescere il flusso di Amore, è l’unione tra lo spirito e noi stessi.
Questo Mudra aiuta nella concentrazione, ecco perché solitamente viene eseguito prima delle lezioni Yoga, l’attenzione viene centrata e noi ci connettiamo con la Nostra Essenza.
Namasté
Elena
The word “Namasté” in recent years is used very often, not only in Yoga classes, but in songs, on the street, on the web; but who really knows its meaning?
It is a word formed by two parts: “Namah”, which means bow and “you” that means you, so we can translate it as “I bow to you”, but if we analyze the word better, we will have to see it in a deeper form. In each of us lies his inner god, therefore, it is as if we greeted by saying:
“The Divine in me greets and respects the Divine that is in You”.
Usually the Greeting is done by bringing the hands clasped to the chest, at the level of the heart, lowering the head, as a sign of respect.
This gesture is called Anjali, it is a mudra, which serves to increase the flow of Love, it is the union between the spirit and ourselves.
This Mudra helps in concentration, which is why it is usually performed before the Yoga classes, the attention is centered and we connect with our Essence.
Namasté
Elena
